Musica italiana nel mondo

La musica italiana è sempre stata amata non solo dai nostri connazionali ma apprezzata in tutto il mondo.

Ad esempio in Russia hanno molto successo cantanti come Albano e Totò Cutugno con il loro genere musicale leggero e dalle connotazioni musicali tutte italiane.

Anche il gruppo “Il Volo” ha riscuote un successo planetario.

In questa categoria troverai numerosi articoli dedicati alla musica italiana degli anni 20, 30, 40, 50, 70, 80, 90, 2000 fino ai nostri giorni.

canzone napoletana storia e cantanti

Musica napoletana

La musica napoletana è amatissima non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Alcuni brani tipici napoletani sono stati reinterpretati da noti cantanti stranieri. Insomma l’Italia può vantare meravigliose canzoni che sono entrate a far parte della storia della musica non solo italiana ma anche internazionale.

A contribuire alla diffusione della canzone napoletana fuori dall’Italia sono stati artisti del calibro di Elton John, Frank SInatra, Céline Dion, Luciano Pavarotti, Lucio Dalla, Andrea Bocelli, Claudio Villa e tanti altri cantanti non napoletani che però si sono innamorati di questo genere.

Le origini della musica napoletana

Le prime canzoni napoletane risalgono già al XV secolo. Influente fu sicuramente la villanella, una forma di canzone profana tra il rustico e il comico che ebbe origine proprio a Napoli. Successivamente, nel corso del Seicento, apparvero i primi ritmi di tarantella.

Nel 1768 alcuni musicisti anonimi composero Lo guarracino, celebre tarantella.

Tuttavia la canzone classica napoletana iniziò a dominare il panorama musicale soltanto a partire da inizio ‘900 per raggiungere poi l’apice del successo nel corso degli anni 70.

Musica napoletana: i brani e gli artisti più famosi

Tra i cantanti napoletani più conosciuti e amati dal pubblico, non si può non menzionare Pino Daniele che nel 1977 compose alcune delle canzoni napoletane più famose tra cui Napule è, Terra Mia e Je so’ pazzo.

Altro brano napoletano memorabile è Caruso, scritto e interpretato nel 1986 da Lucio Dalla.

Il genere neomelodico napoletano venne portato alla ribalta da Nino D’Angelo che però, dopo un periodo di forte depressione, decise di scrivere canzoni a tema sociale e di vita quotidiana abbandonando il genere romantico.

Nacquero negli anni 90 dei gruppi musicali come Almamegretta e 99 posse che proposero brani napoletani rivisitati in chiave elettronica-rap.

Nel 1992 Mia Martini interpretò Cu’mme assieme a Roberto Murolo e Enzo Gragnaniello.

Oggi icona della canzone napoletana contemporanea italiana è Gigi D’Alessio che vanta numerosi successi musicali. I suoi concerti sono seguitissimi.

Il ruolo del Festival della canzone napoletana

Un’influenza nella diffusione di questo genere musicale la ebbe il Festival di Napoli, ossia una competizione canora che si tenne a Napoli dal 1952 al 2004. Dal 2015 il Festival, sotto il nuovo nome di Festival di Napoli New Generation, si tiene all’interno del teatro Politeama nel mese di settembre.

Tra i vincitori storici figurano Nilla Pizzi e Franco Ricci, Claudio Villa e Maria Paris, Domenico Modugno e Ornella Vanoni, Peppino Di Capri e Gianni Nazzaro. Tra i conduttori si ricordano Pippo Baudo e Mike Bongiorno.

Gli strumenti tipici e la musica di Napoli nel cinema

Per accompagnare la canzone napoletana vengono spesso utilizzati strumenti musicali come:

  • il mandolino
  • la chitarra
  • i tamburelli
  • le nacchere
  • il pianoforte.

Molti di questi strumenti sono apparsi in diverse pellicole cinematografiche dove la musica di Napoli ha avuto un ruolo importante.

Alcuni film italiani, in particolare quelli con protagonisti Totò, Nino D’angelo o Sophia Loren, hanno permesso alla musica partenopea di raggiungere un vasto pubblico. Tra i film con canzoni napoletane si ricordano:

  • Ladri di biciclette (1948)
  • Carosello napoletano (1954)
  • L’oro di Napoli (1954)
  • Totò, Peppino e la… malafemmina (1956)
  • Un jeans e una maglietta (1983).